Lycoperdon perlatum Pers. |
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Classe Agaricomycetes Fungo terricolo, molto diffuso che cresce da giugno fino alla fine dell'autunno, in gruppi anche numerosi, su residui organici nei boschi sia latifoglie che di conifere, nei prati, lungo i sentieri, ect.. Si riconosce per la presenza di aculei esagonali riconoscibili anche in esemplari vecchi, dove si possono individuare i crateri circolari lasciati dopo la caduta degli aculei. Fare attenzione a non respirare la gleba pulverulenta del fungo vecchio in quanto, se inalata, può provocare una bronchioalveolite acuta su base allergica chiamata "Lycoperdonosi". Il carpoforo di 2-4 cm si presenta a forma globosa con la parte inferiore più stretta, leggermente umbonato alla sommità, di colore bianco talvolta sfumato di bruno. L'esoperidio è formato da aculei conici alti fino a 2 mm , contornati alla loro base da piccole verruche che rimangono anche dopo la loro caduta, lasciando sull' endoperidio una areolatura a maglie esagonali; nella parte inferiore sono presenti solo delle piccolissime e fragili spine, talvolta assenti. Si riconosce uno pseudogambo di colore bianco-giallastro. A maturità si apre un foro (ostiolo) sulla sommità dal quale fuoriescono le spore. All’interno del carpoforo la parte superiore globosa della carne (gleba) inizialmente è bianca e compatta, per poi diventare marrone olivastra e polverosa; la parte sterile basale del gambo (subgleba) rimane a lungo bianco giallastra prima di scurirsi in vecchiaia. Odore leggero, fenolico, specialmente quando viene manipolato, il sapore è dolce. |