Neoboletus erythropus (Pers.) C. Hahn. (syn. Boletus erythropus) Pers. |
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Classe Agaricomycetes Ordine Boletales Famiglia Boletaceae Genere Neoboletus Specie Neoboletus erythropus Sinonimo Boletus erythropus Nome volgare Ferrina, Ferrante Commestibilità Commestibile, ottimo
Fungo abbastanza comune in montagna e collina in tutti i boschi di latifoglie e conifere dalla primavera inoltrata a fine autunno. E’ un bellissimo boleto a pori rossi e gambo non reticolato, con carne gialla che diventa rapidamente blu al taglio. Solo i cercatori esperti lo raccolgono e ne gustano il buon sapore. Durante la cottura, che deve essere prolungata per circa 1 ora, la carne ritorna giallastra. Si può facilmente riconoscere dal somigliante Suillellus luridus (syn. Boletus luridus) per il colore giallo della carne sotto i tubuli e per il reticolo nel gambo.
Si presenta con un cappello di dimensioni variabili tra 5 e 20 cm, da emisferico a piano, sodo e carnoso. La cuticola è vellutata di colore marrone scuro uniforme che si macchia di nero al tocco. Imenoforo con tubuli giallo-olivastri che virano al blu con il taglio, pori rosso-arancio ± intenso, giallo-arancio al margine del cappello, blu alla pressione. Gambo robusto, sodo, fittamente punteggiato di rosso su fondo giallo-arancio, misura dai 5 a 15 cm in altezza. La carne è gialla anche sotto i tubuli, soda e al taglio vira subito al blu, con sapore dolciastro e odore fungino debole.
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