PUBBLICAZIONE PER I BAMBINI DELLE SCUOLE ELEMENTARI STAMPATO DAL COMUNE DI SIENA

Musca è un piccolo fungo appartenente alla famiglia delle Amanite e ci racconterà dove vive e come ci si deve comportare nella sua casa che è il Bosco. Il Bosco è uno spazio di terreno occupato da alberi, arbusti ed erbe più o meno alte, più o meno fitte. Il bosco ha sempre avuto una grande importanza per l’uomo: nel passato gli dava cibo e rifugio, gli permetteva di costruire la sua casa e i suoi utensili e lo riscaldava. Il progresso ha portato alla distruzione di molti boschi e solo oggi sappiamo che il bosco è importante per rendere la terra abitabile. Gli alberi che formano il bosco e fanno compagnia a Musca sono il faggio, gli abeti, i pini, il castagno, il leccio, il cerro, la roverella, l’orniello. i carpini; fra gli arbusti troviamo il corbezzolo, il pungitopo e gli scopi. Addentrandoci dove il bosco è più fitto possiamo incontrare la Vitalba dai bei fiori bianchi e dai frutti piumosi, lo Stracciaborse o Stracciabrache, rampicante molto spinoso dai bellissimi frutti rossi disposti in grappoli, la Rosa selvatica, l’Edera e la Robbia. Sul tronco e sui rami degli alberi ci sono delle cose un po’ strane di colore verde grigio che sono i licheni. Io con la mia famiglia insieme a tante altre famiglie di funghi, abitiamo qui circondati da ciclamini, mammole, pervinche, anemoni e i muschi che sono quei cuscinetti verdi soffici, soffici che mi piacciono tanto.

Noi funghi abbiamo colonizzato la terra molti anni prima delle piante e il nostro compito nel bosco è quello di formare il nutrimento necessario per noi e per tutti gli altri abitanti. Nel nostro lavoro quotidiano ci siamo divisi i compiti e quindi alcuni funghi che decompongono le foglie morte e i rami caduti vengo chiamati “saprotrofi”. Senza il loro lavoro il bosco soffocherebbe sotto i detriti organici.
 Alcuni di noi, chiamati “parassiti”, hanno il compito di togliere le piante malate per fare spazio a nuovi alberi . Senza di loro il bosco sarebbe troppo folto e morirebbe.
I nostri più cari amici sono gli alberi e alcuni di noi, chiamati “simbionti”, vivono insieme alle loro radici

Per conoscerci meglio vi racconto come sono fatta io e tutti gli altri funghi: Il nostro corpo è formato da sottili filamenti chiamati ife.

L’insieme di queste ife dà origine al micelio che si trova nel suolo, nelle foglie, nel legno, difficilmente è visibile ad occhio nudo. Si può quindi paragonare il micelio ad un albero che in autunno produce i frutti. Quindi io sono il frutto della pianta fungo e come tutti gli esseri viventi ci riproduciamo per poter continuare ad essere presenti nel bosco e svolgere il nostro lavoro.
Le piante si riproducono per semi che sono contenuti nei frutti (castagna, pinoli, ecc.) noi ci riproduciamo per semi invisibili ad occhio nudo chiamati “spore” 
Molti di noi sono buoni per essere mangiati! Gli esseri umani vengono nel bosco a cercarci e quando ci trovano ci raccolgono e ci portano nelle loro case per trasformarci in gustosi piatti. Questa cosa non ci dispiace ma ora vi spiego come noi vogliamo essere raccolti. Regola 1) portare sempre un cesto di vimini dove possiamo stare comodi e respirare. I sacchetti di plastica ci soffocano, ci fanno sudare e arriviamo a casa tutti rotti e bagnati

Regola 2) per trovarci non usate rastrelli o arnesi simili ci dovete scoprire osservando il terreno e muovendo le foglie con molta delicatezza. Se la lettiera viene rovinata forse troverete anche quelli di noi che sono troppo piccoli per essere raccolti ma l’anno prossimo cresceremo in numero molto più basso

Regola 3) quando ci avete individuato dovete asportarci dal terreno senza usare i coltelli ma solo con un movimento rotatorio Il coltello ci procura una ferita che può portare infezioni e marciume alla parte di noi che sta nel terreno e che non si vede ad occhio nudo e, in caso di avvelenamento rende difficile se non impossibile il nostro riconoscimento. Non prendete a calci o rompete con il bastone i funghi che non raccogliete……..

Regola 4) Non dovete raccoglierci oltre i 3 Kg a persona così tutti rimangono soddisfatti

Regola 5) Quando venite a cercarci con i vostri genitori ricordategli di non lasciare nel bosco la carta della colazione, la bottiglietta d’acqua ed altri rifiuti che noi non possiamo distruggere altrimenti il bosco diventerà una discarica.e di stare attenti ad accendere i fuochi perché se il bosco brucia noi e tutti gli altri abitanti moriamo
 Regola 6) si devono raccogliere solo i funghi che si conoscono. Quelli di cui non siamo sicuri vanno fatti controllare all’Ispettorato Micologico dell’Azienda USL 7 di Siena. Ricordatevi di non raccogliere funghi troppo vecchi o invasi dai “bachini” che anche loro hanno diritto al pasto quotidiano.

Su noi funghi e sul nostro mondo sono state create molte leggende soprattutto sul modo “infallibile” per riconoscere i funghi commestibili da quelli tossici.. Ora vi racconto la verità!
NON E’ VERO che siamo commestibili se aglio, argento e prezzemolo non cambiano colore durante la cottura, oppure se si butta via l’acqua di cottura. NON E’ VERO che siano commestibili se cresciamo sul legno o nei prati, se siamo mangiati dalle lumache, se abbiano l’anello, la carne bianca e abbiamo un buon sapore o odore di farina, NON E’ VERO che NON siamo commestibili se la nostra carne cambia colore (ciò è dovuto solo ad una reazione chimica), se cresciamo vicino a ferri, chiodi arrugginiti, piante velenose, scarpe vecchie e tana di serpente.
Una volta che dal bosco ci avete portato a casa ricordatevi che siamo un alimento molto deperibile e perciò dovete trattarci con la massima cura. Il consiglio che vi do è quello di cucinarci subito in un appetitoso piatto se volete gustare il nostro sapore e il nostro profumo. In caso contrario dovrete conservarci nel frigo al massimo per 48 h

Una volta si riteneva che i funghi avessero un alto valore nutritivo ed erano considerati come una specie di carne vegetale. In realtà la nostra composizione media che varia naturalmente da specie a specie è di:
 Se volete continuare a volerci bene dovete consumarci seguendo questi consigli
NON dovete mangiarci in grandi quantità perché siamo poco digeribili, alcune persone possono essere allergiche a causa della mancanza di un enzima che permette di digerirci
NON dovete raccoglierci in zone inquinate: discariche, impianti industriali, lungo strade. 
NON dovete mai mangiarci crudi ma è buona regola cucinarci a lungo
I bambini possono aiutare i genitori a raccoglierci ma NON devono mangiarci
In caso malaugurato di intossicazione vi raccomando di andare subito al pronto soccorso portando con voi i residui dei funghi, sia cotti che crudi, che sono stati mangiati e assicuratevi che vengano chiamati i micologi dell’Azienda USL

|